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martedì 11 dicembre 2012

Modelli di riferimento - 3

E dopo Biancaneve e Cenerentola, Giulia potrebbe chiedermi, che so, di Rapunzel, che altri non è se non la cara vecchia Raperonzolo.

Unica tra le Principesse a provenire, almeno apparentemente, da una famiglia regolare, Rapunzel è stata a lungo desiderata dai suoi genitori, tanto che, una volta che sua madre rimane incinta, il padre si prodiga a soddisfare ogni desiderio della puerpera. Fragole in gennaio? Nessun problema, si prende il cavallo e si fanno ottocento chilometri per portare un cestino degli squisiti frutti. Pizza acciughe ed ananas? Si corrompe il pizzaiolo del villaggio ed il manicaretto è sfornato. Raperonzoli? Azz... Questa è difficile. Tocca scavalcare il muro del castello della vecchia Gothel, che se mi becca mi fa un mazzo tanto. Ed in effetti, la prima e la seconda incursione gli vanno bene, ma alla terza la Gothel, che sarà vecchia ma non è ancora del tutto rincoglionita, lo inchioda. Essendo una strega di spirito, comunque, la donna prende bene il furto, e come risarcimento chiede semplicemente il comodato d'uso, gratuito e perpetuo, della nascitura.
Ecco.
Vi ricordate quel "famiglia regolare" di prima? Visto che il padre accetta lo scambio anche la famiglia di Raperonzolo tanto normale non deve essere. Comunque niente paura; la piccola nasce e viene ceduta alla vecchia, che la tratta bene come aveva promesso: dopo un'infanzia sulla quale non si hanno notizie ma che si presume non abbia fatto la felicità di un qualunque paparazzo di Eva 3000, al compimento del dodicesimo anno la giovane viene rinchiusa in una torre con un'unica finestra. La sua vita non è malaccio: niente scuola, niente lavoro ed un sacco di tempo libero per prepararsi cantando alle audizioni di X Factor. L'unica scocciatura è la visita quotidiana della vecchia Gothel, che avendo appaltato la costruzione della torre ad uno studio di architettura che si è dimenticato di costruire delle scale, è costretta a salire aggrappandosi ai capelli della nostra eroina.
Un giorno, mentre sta provando "Escapology", Raperonzolo viene notata da un talent scout (che, ricordiamo, all'epoca erano noti col nome di principi) che non si fa scrupolo ad usare la naturale scala tricologica della ragazza per andarla a trovare nella celletta e proporle di fuggire con lui (che le avrebbe assicurato fama, notorietà ed un contratto discografico milionario bla bla bla...).
Essendosi assicurata un biglietto per uscire gratis di prigione cosa potrebbe mai fare la nostra capellona? Ma ovviamente spifferare per sbaglio tutto alla vecchia strega, che abbiamo visto non è una che se la prende...
Infatti Gothel le taglia i capelli e la abbandona nel deserto, mentre il principe viene accecato cadendo dalla torre dopo essersi trovato di fronte la vecchia al posto della futura pop star.
Visto che però un lieto fine non si nega a nessuno (nemmeno a due deficienti) i due si incontrano qualche tempo dopo in mezzo al deserto; Raperonzolo scopre di avere lacrime taumaturgiche, che restituiscono la vista al principe ed i due si allontanano insieme verso il rutilante universo della musica leggera.

Ma poi, chi l'ha mai visto dal vero un raperonzolo?

-continua-

venerdì 30 novembre 2012

Modelli di riferimento - 2

Cenerentola è un altro bel tipo. Anche lei orfana di madre, schiavizzata da matrigna e sorellastre, non ha mai avuto un moto di ribellione ed ha sempre accettato supinamente il mobbing spinto di cui è fatta quotidianamante oggetto, senza nemmeno pensare di rivolgersi al padre per fargli prendere a calci in culo le tre donne che le stanno rovinando la vita.
Quando però in città viene indetto il Gran Ballo di Corte (l'equivalente medioevale della selezione per diventare una Velina) cambia tutto: Cenerentola si affida ad una consulente d'eccezione, esperta di immagine, make up e shopping, la Fata Madrina. In poche ore il suo look viene rifatto e da miserrima stracciona accoccolata di fianco al camino, sporca di cenere e con i vestiti laceri, la nostra arrampicatrice sociale diventa una supefiga di lusso, messa giù da gara che nemmeno sul Red Carpet alla serata degli Oscar e dotata di mezzo di trasporto consono al suo (fintissimo) status.
Ovviamente, visto che gli uomini sono interessati alla spiritualità e non alle apparenze, la nostra operazione di marketing deambulante ed i suoi numerosi accessori (tra cui - immaginiamo - un push-up da urlo e capelli con extension) conquista il giudice supremo della manifestazione, cioè il Principe. Purtroppo il budget risicato della serata prevede il noleggio di carrozza ed abito solo fino a mezzanotte, cosa che spinge la mistificatrice ad una fuga precipitosa. Mentre si precipita fuori dal palazzo la nostra aspirante First Princess perde una scarpa, una Manolo Blahnik trasparente, che resta in mano al Principe, che in mancanza di meglio ci trascorre la notte, soddisfacendo così le sue voglie più feticiste.
Non completamente soddisfatto, il mattino dopo il Principe scatena un'epocale caccia all'uomo (o meglio: alla donna) per ritrovare la proprietaria della scarpa. Per Cenerentola è - letteralmente - un invito a nozze; dapprima assiste ridendo estasiata all'automutilazione delle sue sorellastre, che pur di calzare la Manolo Blahnik non esitano a tagliarsi pezzi di piede e quindi, una volta eliminata la competizione, si presenta al Principe e si fa sposare, promettendogli un'eternità di giochini erotici a base di scarpe...

Di bene in meglio, no?

-continua-
 



giovedì 18 ottobre 2012

Modelli di riferimento - 1

Adesso che la Trottolizia mangia (quasi) da sola, mamma le ha comperato un set all'americana con piatti, posate e tovaglietta, decorate con le faccine sorridenti delle Principesse Disney. Belle, colorate, sempre felici e soprattutto molto, molto rosa..
Quando Pisqui (da pisquana, altro soprannome di Giulia) mi chiederà di raccontarle da dove vengono queste simpatiche donnine, potrei raccontarle che

Biancaneve, orfana di madre (e già non si parte bene), dopo essere sfuggita ad un tentativo di omicidio ordito dalla matrigna squilibrata (ne sono prova i frequenti dialoghi con uno specchio, evidente segno di uno sdoppiamento schizoide di personalità) grazie a non meglio specificate (ma facilmente immaginabili...) doti affabulatorie, si imbatte in una casa e la occupa nel più puro stile squatter. All'arrivo dei legittimi proprietari, sette piccoli uomini eterossessuali che vivono da soli, lungi dal provare rimorso per la sua azione criminale, propone loro un torbido menàge à huit sul quale è meglio non indagare oltre.
Incosciente al limite della stupidità, dopo essere stata salvata dalla morte all'ultimo momento per ben due volte dai suoi conviventi more uxorio, e nonostante i loro ripetuti avvertimenti, accetta una mela avvelenata dalla matrigna schizofrenica e cade in uno stato catatonico. I sette piccoli conviventi, probabilmente felici di essersi liberati di questa black block ante litteram trasportano il fagotto inanimato lontano dalla casa (sai mai che iniziasse a puzzare...) dove viene notato da un principe con il vizio della necrofilia, che decide di portare il corpo della giovane teppista nel suo castello, per poter meglio soddisfare le sue fantasie più sfrenate. Purtroppo, durante il trasporto, il boccone di mela avvelenata esce dalla bocca inerte di Biancaneve e la giovane si risveglia, assetata di sangue, potere e vendetta.
In men che non si dica questa lupa travestita da pecora irretisce il principe guarendolo nel contempo dalla necrofilia (ah, le non specificate doti affabulatorie che già una volta le avevano salvato la vita!), lo convince a sposarla assicurandosi così una vecchiaia agiata ed ordisce una elaborata trappola ai danni della matrigna schizofrenica invitandola al matrimonio ed uccidendola facendole indossare delle scarpe da ballo incandescenti.

Insomma, una personcina veramente a modo...

- continua - 

mercoledì 25 luglio 2012

Passettini

Abbiamo capito che gattonare non piace.
Messa a pancia in giù, dopo qualche istante a braccia tese, testa alta e gambe rigide, Giulia inizia a rotolarsi in modo alquanto disordinato ed inefficiente; oppure, se qualcuno la appoggia direttamente con mani e ginocchia sul tappeto, dopo qualche oscillazione controllata il peso della testa la fa piombare inesorabilmente al suolo, facendola scoppiare in un pianto alquanto incazzoso, la cui traduzione dal bambinese è più meno: "O ineffabile coppia di idioti, non lo vedete che non ne ho nemmeno per l'anticamera del cervello di gattonare? Perchè dovete provarci sempre e comunque? Guardate che appena imparo a contare chiamo il Telefono Azzurro e poi sono cavoli vostri!"
Però...
Però...
Però da qualche giorno abbiamo scoperto un nuovo e meraviglioso sistema di deambulazione: i passettini! I passettini consistono nell'afferrare con le manine le dita di chiunque (papà, mamma, nonno, maestra, pediatra, venditore ambulante senegalese, spacciatore di crack, basta che sia un adulto) e camminare incessantemente su e giù per il salotto, il corridoio, il bagno, la cucina, esplorando accuratamente ogni angolo accessibile della casa.

I passettini piacciono un sacco, tanto da essere in breve diventati il passatempo preferito della Trottolizia. Siamo seduti concentrati nei nostri giochi e vediamo passare un genitore con la coda dell'occhio? Richiamiamo la sua attenzione con un sonoro "ta TAAA!!!", tendiamo le manine e sfoderiamo il nostro sorrisone più paraculo. Afferriamo le dita protese dell'adulto, ci alziamo, facciamo su e giù per il corridoio quella ventina di volte e non appena l'anziano genitore a cui la posizione curva a cui i passettini lo costringono sta provocando una lombosciatalgia acuta accenna a riportarci sul tappeto lo investiamo con una tale sequela di urli e lacrime da fare accorrere un esercito di assistenti sociali.

I passettini sono un po' come Natale, quando arrivano arrivano...

Appena apriamo gli occhi al mattino tendiamo le manine e... passettini prima di colazione! Dopo il latte, passettini per digerire! A cambiarci il pannolino ormai ci andiamo solo coi passettini! All'asilo? Passettini tutto il giorno! (almeno lì c'è qualcuno - le maestre -  che a) sono giovani e b) sono pagate per spaccarsi la schiena). Persino le vaccinazioni ormai le affrontiamo a testa alta coi passettini! Al parco, il percorso dal passeggino all'altalena viene fatto coi passettini! Se alle sette di sera tutto il mondo fa l'aperitivo, noi ci stimoliamo l'appetito coi passettini! Per conciliare il sonno, che c'è di meglio dei passettini?

I passettini ammazzeranno mamma e papà, altro che.

martedì 5 giugno 2012

Ragno Rognoso

Sarà il caldo estivo, saranno i dentini che proprio non ne vogliono sapere di spuntare, sarà la voglia di non perdersi nulla di quanto le succede intorno, ma da un po' di tempo a questa parte Giulia ci fa ricordare, in modo pressochè costante, che abbiamo a che fare con una bimba sì allegra, socievole e generalmente felice ma molto decisa e determinata.
Se lei è seduta sul tappetone in salotto (a proposito: quando ci decidiamo ad iniziare a gattonare?) è impossibile per noi non starle accanto, pena urla, strepiti e pianti acutissimi con lacrimoni, che peraltro non interrompono l'attività di gioco. Eh sì, perchè nostra figlia è furba come una faina: china sul suo bambolotto o sulle adorate chiavi di plastica ad un certo punto alza gli occhi e... SCIAGURA! Non ci sono più nè mamma nè papà che, quatti quatti, si sono nascosti in cucina per bersi un caffè. Per punire questo reato di lesa maestà che c'è di meglio che scoppiare in un pianto disperato con contorno di singhiozzoni ed abbondanti lacrime? Così, giusto per vedere l'effetto che fa, beninteso, senza nemmeno alzare lo sguardo dal gioco o interrompere l'attività. All'arrivo dei preoccupati genitori (sarà caduta di faccia sul pavimento? Si sarà fatta male cercando di mangiarsi le chiavi?) il pianto si interrompe, la faccia si alza e lascia il posto ad un'espressione del tipo "Ah, allora ci siete. Bene, allora sedetevi qui e guardatemi giocare, che io vado avanti".
Di qui il nuovo soprannome della Trottolizia, che in questi momenti entra in modalità Ragno Rognoso. Il Ragno Rognoso è un essere appiccicaticcio, piagnucoloso e fondamentalmente paraculo, che pur di ottenere le attenzioni che ritiene di meritare non esita ad utilizzare tutte le armi a sua disposizione e che, con il suo comportamento, si è assicurato questa maglietta...

Non è un amore?

mercoledì 11 aprile 2012

Risveglio

0500 Zulu
Mmmmmm..... Sono già le cinque? Adesso caccio un urletto. Così, per essere sicura che quei due grandi ci siano ancora. Vengono sempre, quando li chiamo. Quando è buio mi mettono il ciuccio in bocca e io non resisto, mi addormento subito. Quando è chiaro a volte mi prendono in braccio, mi portano di là e mi danno la pappa. Hanno un buon odore, quei due.
Ma come, non viene nessuno? Forse non mi hanno sentito. Aspetta che li chiamo un po' più forte... Ancora niente? Va beh, allora mi metto a piangere, quello funziona sempre. Ooh, ecco qui. Questa volta è venuto quello con la voce bassa e la faccia che punge quando mi struscio. Dai, prendimi in braccio, mi piace vedere il mondo dall'alto, sono stufa di stare qui sdraiata, ho già sbavato Cocci, mi sono tolta le calzine, ho calciato via le coperte... E' ora di giocare! Aspetta che tendo le manine, vediamo se capisce... No, il ciuccio no, non vale, voglio giocare, non voglio dormire... non... voglio...

0630 zulu
FAAAME!!! Male al pancino! Venite tutti! Portatemi il latte caldo! Non vedete che sono le sei e mezza? E' l'ora del biberon! Strano però, quando piango così arrivano di corsa... Devo imparare a farlo a comando! Chi c'è oggi? Quella tutta morbida con i capelli lunghi. Ecco, in braccio, così va meglio, andiamo di là... Sì, sì, canta, canta, buongiorno piccolina, buongiorno bambina... Lo capisci o no che HO FAME? Ecco, brava, siediti sul divano, prendi il biberon, dammelo, non vedi come apro la bocca che sembro un uccellino? Perchè te lo sbatti sul polso? Quel latte E' MIOOO!
Gnam gnam! Buono, caldino, nutriente! Adesso sì che possiamo cominciare la giornata!

giovedì 29 marzo 2012

Canzoncine

E' più di un po' che non scrivo più lettere, direbbe un gruppo pop italiano a me molto caro. In effetti Izia la Trottolizia (questo il soprannome che Giulia si è conquistata in casa per via del suo continuo agitare gambe e braccia) è molto ma molto impegnativa. Fortunatamente è ancora statica, ma non oso pensare a cosa succederà quando inizierà a gattonare.
Come tutti i bambini, nativi digitali e non, la Trottolizia apprezza molto la musica, le canzoni e le filastrocche. Ogni occasione è buona per ascoltare un coretto, che viene generalmente accolto da gridolini acuti e da un "ba-ba-ba-BA-BA-BA!" prolungato. Ovviamente, a seconda del genitore che canta, il contenuto del coretto è piuttosto diverso.

Il risveglio [mamma]
Buongiorno, buongiorno alla mia bambina
Buongiorno, buongiorno alla  mia piccolina

Il risveglio [papà]
Con le tre dita della mano alzate
Canta con noi la Fossa e le Brigate
dovunque noi sarem
per sempre canterem
cattivello chi non tifa rossoner!

[Ovviamente il "cattivello" è una censura imposta]


La pappa [mamma]

La formicuzza ha preso il raffreddore
etci! Salute! E corre dal dottore
parapunzaralillallero, parapunzaralillallà!
Il suo dottore è un grillo assai sapiente
la guarda bene e le dice "Non hai niente"
parapunzaralillallero, parapunzaralillallà!

La pappa [papà]
Dammi un tre, dammi un tre!
Che la gente vuole ballare
le Lucertole del Folk adesso stanno per cominciare
Versa qui, versa qui!
Versa un goccio e sentirai
le Lucertole bevono forte ma non sbagliano quasi mai


Il cambio del pannolino [mamma]
Questa è la danza del serpente che vien giù dal monte
per ritrovare la sua coda che ha perduto un dì
"Ma dimmi un po', sei proprio tu quel pezzetin del mio codin?"

Il cambio del pannolino [papà]
Exit light, enter night
take my hand,
we're off to never-never land

Il bagnetto [mamma]
C'è una balena nei mari del Nord
che si diverte a giocar con le onde
a impaurire i marinai
con la sua fama di mostro dei mar !

Il bagnetto [papà]
Noi facciamo i chilometri
superiamo gli ostacoli
col Diavolo
in fondo al cuor!