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giovedì 18 ottobre 2012

Modelli di riferimento - 1

Adesso che la Trottolizia mangia (quasi) da sola, mamma le ha comperato un set all'americana con piatti, posate e tovaglietta, decorate con le faccine sorridenti delle Principesse Disney. Belle, colorate, sempre felici e soprattutto molto, molto rosa..
Quando Pisqui (da pisquana, altro soprannome di Giulia) mi chiederà di raccontarle da dove vengono queste simpatiche donnine, potrei raccontarle che

Biancaneve, orfana di madre (e già non si parte bene), dopo essere sfuggita ad un tentativo di omicidio ordito dalla matrigna squilibrata (ne sono prova i frequenti dialoghi con uno specchio, evidente segno di uno sdoppiamento schizoide di personalità) grazie a non meglio specificate (ma facilmente immaginabili...) doti affabulatorie, si imbatte in una casa e la occupa nel più puro stile squatter. All'arrivo dei legittimi proprietari, sette piccoli uomini eterossessuali che vivono da soli, lungi dal provare rimorso per la sua azione criminale, propone loro un torbido menàge à huit sul quale è meglio non indagare oltre.
Incosciente al limite della stupidità, dopo essere stata salvata dalla morte all'ultimo momento per ben due volte dai suoi conviventi more uxorio, e nonostante i loro ripetuti avvertimenti, accetta una mela avvelenata dalla matrigna schizofrenica e cade in uno stato catatonico. I sette piccoli conviventi, probabilmente felici di essersi liberati di questa black block ante litteram trasportano il fagotto inanimato lontano dalla casa (sai mai che iniziasse a puzzare...) dove viene notato da un principe con il vizio della necrofilia, che decide di portare il corpo della giovane teppista nel suo castello, per poter meglio soddisfare le sue fantasie più sfrenate. Purtroppo, durante il trasporto, il boccone di mela avvelenata esce dalla bocca inerte di Biancaneve e la giovane si risveglia, assetata di sangue, potere e vendetta.
In men che non si dica questa lupa travestita da pecora irretisce il principe guarendolo nel contempo dalla necrofilia (ah, le non specificate doti affabulatorie che già una volta le avevano salvato la vita!), lo convince a sposarla assicurandosi così una vecchiaia agiata ed ordisce una elaborata trappola ai danni della matrigna schizofrenica invitandola al matrimonio ed uccidendola facendole indossare delle scarpe da ballo incandescenti.

Insomma, una personcina veramente a modo...

- continua - 

1 commento:

  1. Riporto solo il Fede-pensiero sulla matrigna: "mamma, perchè nelle favole le matrigne sono sempre cattive?... ma soprattutto cos'è una matrigna?".
    Mi morsi la lingua per non rispondergli basandomi sulla sua vita reale!

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