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venerdì 8 luglio 2016

Peter Pan

Quest'anno la consueta settimana di vacanza in Sardegna ha rivelato a Trottols che oltre a Notre Dame De Paris esistono altri spettacoli musicali. Il diavoletto biondo è stato infatti ingaggiato, insieme al gruppo di suoi pari età, nella produzione dello spettacolo ospiti settimanale, nel caso di specie Peter Pan, con le musiche di Edoardo Bennato.

 

Passata la doppia delusione iniziale, legata 
1) al fatto che il musical non fosse l'adorato Notre Dame De Paris, e che
2) ai bambini con meno di 5 anni fosse stato riservato un ruolo, quello dei Bimbi Sperduti, che non prevedeva scene di canto o ballo, Trottols si è impegnata nelle prove con la professionalità che contraddistingue ogni bambino caricato a molla dagli animatori. Non era raro vederla provare il balletto di Capitan Uncino sotto il sole sulla sabbia o sentirla canticchiare le meravigliose canzoni di Sono Solo Canzonette, album da cui il musical trova buona parte della sua ispirazione, mentre si spostava dalla sala da pranzo alla piscina (ambienti nei quali trascorreva l'80% del tempo).
Visto che l'ordine degli animatori ai piccoli attori era di tenere segreti balletti e battute, prima di iniziare a canticchiare Trottols si scrutava guardinga intorno per accertarsi dell'assenza di adulti. Però, a cinque anni, non si possiede un vocabolario vastissimo, e quindi il diavoletto biondo era costretto a porci domande apparentemente senza molto senso.

"Papà, facciamo un castello di sabbia?"
"Va bene Trottols, passami il secchiello che vado a prendere l'acqua".
"Papà, ma cos'è la ciurma?"
"E' l'equipaggio di una nave, Giulia. Ma dove l'hai sentita questa parola?"
"Ehm.... No, niente.."

Sette e trenta del mattino, colazione (sì, nonostante fossimo in ferie ci svegliavamo presto). Tra un boccone e l'altro di toast, scoperto dopo aver visto una famigliola di russi che si sfondava di cibi salati, Trottols mi guarda inclinando la testina come al solito e...
"Papi, cos'è una sorca?"
Fortunatamente in quel momento non stavo bevendo nulla, altrimenti il nostro vicino di tavolo avrebbe dovuto andare a cambiarsi la maglietta. Comunque la brioche che stavo masticando mi è andata di traverso. Quindici affannosi colpi di tosse dopo ritrovo il fiato e,
"Giulia, ma esattamente dove hai sentito quella parola?"
"Al Baby Club!"
"E chi l'ha detta? Un animatore che parlava di qualche ragazza?"
Le sopracciglia aggrottate di Trottols mi fanno capire ci essere fuori strada.
"Ma no, papi! Però non te lo posso dire, è un segreto!"
"Giulia, ma che segreti! Questa è una brutta parola e devi dirmi dove l'hai sentita!"
"Vuoi per caso dire che non la posso dire nello spettacolo?"
"Ma certo che no! E quando mai dovresti dirla?"
"Quando fa Ciurma! Questo silenzio cos'è? Forza, tutti a rapporto da me! Spugna! Pendaglio da sorca!"

Ancora una volta, pericolo scampato. Ma fino a quando andrà così liscia?