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mercoledì 13 luglio 2011

Braxton Hicks

Chi era costui?

Il signor (o meglio: il dottor) Braxton Hicks era un medico inglese che nel 1872, studiando l'ultimo trimestre di gravidanza, identificò in parecchie donne quelle che definì "false contrazioni", e che oggi, appunto, si chiamano anche contrazioni di Braxton Hicks.

Bene. Bello. Oggi ho imparato qualcosa. E chissenefrega non vogliamo dirlo?

No, non vogliamo, perchè le suddette contrazioni, la cui intensità varia da donna a donna (alcune non le avvertono nemmeno, altre le avvertono, eccome se le avvertono...) sono quelle che ti fanno saltare giù dal letto in piena notte un mesetto buono prima del termine e afferrare alla cieca la valigia per l'ospedale.

Poi però ti ricordi vagamente (sono le quattro del mattino ed è vero che ti sei alzato, ma alzarsi e svegliarsi sono due concetti abbastanza diversi tra loro) di aver letto da qualche parte che in ospedale ci si va solo quando le contrazioni si susseguono ogni 10 minuti ed hanno una durata di 40-50 secondi ciascuna. Se ci vai prima ti rispediscono a casa di corsa ed è possibile che parta anche qualche coretto di scherno.

Quindi la tua mente ancora annebbiata ferma il movimento delle gambe che, da sole, stanno conducendo tutto il corpo (valigia compresa) verso la porta di casa ed inizia a riflettere su come fare a determinare durata e frequenza della contrazoni. 

Una cosa decisamente da non fare in questi casi è sorridere e chiedere alla tua compagna/moglie, raggomitolata sul letto in posizione fetale "Tesoro, scusa, da quanti secondi sei contratta?". La poveraccia,  che sta cercando di decidere se le fa più male la schiena, la pancia o se è più preoccupata dell'imminente parto, potrebbe rispondere in modo non propriamente urbano, insultando te ed allargando in pochi secondi l'invettiva a tutto il genere maschile.

Il geekpapà, che pensa a tutto, ha pronta un'app anche per questa evenienza: ibirth, che aldilà dell'approccio molto New Age contiene un utilissimo contatore di contrazioni, in grado di riassumere durata e frequenza in un comodissimo grafico da mostrare al dottore non appena arrivati in ospedale.

Continuo a chiedermi come abbia fatto l'umanità ad evolversi prima di questi gioiellini...


2 commenti:

  1. al di là del monitoraggio delle contrazioni (che quattro anni fa abbiamo fatto con un ormai vecchissimo nokia) quello che mi ha detto un'infermiera è stato: "signora le viene da piangere?..no?..allora non sono quelle vere"..ecco direi che è questa è l'appl migliore ;) in bocca al lupo geekpapà!

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  2. noi fortunelli abbiamo avuto un'inequivocabile rottura di acque tinte da ricovero immediato come ci avevano raccontato al corso preparto (e lasciamo perdere quello che è seguito... :D)

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