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mercoledì 9 settembre 2015

Il Re è Nudo

Il candore dei bambini è illimitato. Alcuni dei loro concetti, che se espressi da un adulto gli varrebbero nel migliore dei casi un'accusa di "political incorrectness" e nel peggiore sei mesi di daspo, perdono carica negativa e valore di giudizio e, uniti alla naturalezza con cui spesso vengono pronunciati, finiscono per essere momenti involontari di comicità irrefrenabile.

In occasione dell'Expo abbiamo ricevuto la visita di Maristella, la figlia ventenne di una zia di mia moglie e di suo fratello diciottenne Glaucio, un brasiliano adottato quando ne aveva due. Inevitabile, proprio per il candore bambinesco, pensare a tutte le domande "scomode" che Trottolizia avrebbe potuto fare, relativamente alla mamma "di pancia" di Glaucio o del perchè i suoi altri fratelli (adottati da altre famiglie italiane) non vivessero con lui, e cercare di disinnescarle con un minimo di preparazione nei giorni precedenti.

Preoccupazione rivelatasi inutile, dal momento che all'arrivo dei due ospiti Trottols si mostra molto più attenta ai regalini e soprattutto all'altezza del tacco delle scarpe di Maristella che a qualsiasi altra cosa. La cena fila via senza domande difficili, così come il successivo giretto al parco per un gelato. Al momento del rientro a casa apro la porta e invito i due ospiti ad entrare, prima di accendere la luce. All'improvviso, da dietro, giunge chiara e squillante la vocina di Trottols: "Glaucio, certo che a te al buio non ti si vede proprio!"

Candore, appunto.

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