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lunedì 29 dicembre 2014

La festa di compleanno

Tutti noi abbiamo un compleanno. 
E questo è un fatto.
Alcuni di noi non festeggiano il proprio compleanno, altri optano per una cena a due o per pochi intimi.
E questo è un altro fatto.
Altri invece decidono di coinvolgere nei festeggiamenti per il compleanno proprio o dei loro piccoli figli il maggior numero possibile di compagni dell'asilo, prenotando un McDonald's o una ludoteca.
E questo, purtroppo, sembrerebbe essere un fatto molto comune nella scuola materna di Trottols.

Sabato pomeriggio di metà dicembre, grigio, piovoso ed un po' buio già alle 15.00. Armati di un invito stampato a vividi colori primari e consegnato all'asilo la settimana prima, ci aggiriamo persi per le campagne a sud di Milano, alla ricerca di una non meglio specificata ludoteca, che si trova in una non meglio specificata via di un non meglio specificato paesello, dove siamo attesi, insieme a tutti i compagni di Trottols, alla prima vera festa di compleanno della nostra vita. Trottols è caricata a molla, avendo saputo che ci saranno i gonfiabili e la vasca di palline.
Mentre la visibilità diminuisce, Il navigatore snocciola sicuro la sua litania. 
"Alla rotonda prendete la seconda a destra... Ricalcolo percorso... Tra duecento metri spostatevi sulla sinistra... Ricalcolo percorso... Sentite, che cazzo ne so di dove è 'sta ludoteca, lasciatemi stare! E poi non lo volevo nemmeno fare questo lavoro, io volevo fare quella che dice i treni alla stazione!"
Mentre il navigatore piange sconsolato nel suo cantuccio intravvediamo un capannone che sembra essere la nostra destinazione finale, nel quale stanno confluendo bambini di svariate età, tenuti per mano da genitori più o meno rassegnati. Parcheggiamo, scendiamo e tenendo a malapena Trottols, che tira come un cane da tartufi nelle campagne di Cuneo a Settembre, entriamo nel capannone.

E qui un piccolo appunto. Almeno per onestà intellettuale, signori gestori di ludoteche, scrivetelo sopra l'architrave della porta, "lasciate ogni speranza o voi ch'entrate". Anche in lettere piccole, ma scrivetelo. 

Varcata la soglia del capannone veniamo aggrediti da un'esperienza multisensoriale agghiacciante: un muro solido di suono a 140dB, con picchi di acuti, grida e risate di bimbi; lampi di colore che sfrecciano in tutte le direzioni, palline di plastica che volano neanche fossero state sparate da un cannone ad aria compressa, profumo di pizza, aranciata e pop-corn, che si diffonde dalle cinque stanze adibite a quartier generale di cinque feste contemporanee. Facciamo trenta bimbi a festa, stiamo parlando di 150 diavoli indemoniati ed altrettanti genitori e/o nonni.

"GONFIABILI!!! PALLINE!!!" Il grido di Trottols ci conferma che sì, ci sono i gonfiabili e c'è anche la vasca di palline, al momento presi d'assalto da piccoli kamikaze multicolori che rimbalzano a tutta forza e senza alcun riguardo per l'incolumità propria ed altrui. Mezzo secondo dopo la piccola si libera della mano trasformandosi anche lei in uno di questi proiettili umani.

Muovendoci con la cautela di 47 in Hitman raggiungiamo il box in cui si tiene la "nostra" festa, dove incontriamo gli altri genitori e nonni, che si distinguono in due categorie: i novellini, che con la testa incassata nelle spalle ed un'espressione di panico sul viso si guardano continuamente intorno, ed i veterani, ormai abituati a schivare con nonchalanche palline, pasticcini e bambini che ad intervalli regolari si introducono nel box per rifocillarsi tra un gonfiabile e l'altro.

Un paio d'ore dopo, quando anche i bimbi più grandicelli iniziano a vacillare per la stanchezza e gli adulti sono ormai vicini all'ipoacusia traumatica si aprono i regali e si mangia la torta: radunati a fatica nel box, i bimbi barcollanti trovano nuovo entusiasmo per il classico coro di incitamento al festeggiato "Strappa la car-ta! Strappa la car-ta!" che conclude il viaggio in questo girone dantesco.

Fino alla prossima festa.
 

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