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mercoledì 15 luglio 2015

Papà, scusami...

L'educazione del piccolo diavolo biondo procede.

Alla velocità di una lumaca pigra sul ghiaccio, ma procede.

Stare seduti composti a tavola, non interrompere qualcuno quando parla, masticare a bocca chiusa sono piccole grandi sfide che abbiamo intrapreso ultimamente, approfittando del tempo passato insieme durante le vacanze. Su alcune cose Trottols risponde molto bene, mentre su altre fa orecchie da mercante con una faccia tosta meravigliosa. Un insegnamento in particolare però le è rimasto ben impresso nella mente: la necessità che ci sia silenzio prima di parlare, soprattutto se c'è già una conversazione in atto.
Devo dire che la piccola, che mostra un talento naturale impressionante per attirare l'attenzione, ha impiegato un secondo per imparare la tecnica e settimane per perfezionarla.

Sera, cena. Seduti a tavola, un caldo infernale e la televisione in sottofondo, io e mia moglie ci raccontiamo le rispettive giornate. Ad un certo punto, sentendosi esclusa da discorsi di riunioni, colleghi, multe e produzione, Trottols inizia la preparazione: si raddrizza sulla sedia, appoggia i gomiti al tavolo, unisce le punte delle dita a triangolo davanti alla faccia, con gli indici che sfiorano il mento e fa un bel respiro.

"Ehm," (giuro, dice proprio "Ehm", non si schiarisce semplicemente la voce).

Un secondo cronometrato di pausa. Ci ammutoliamo e la guardiamo.

"Papà, scusami..."
"Dimmi, Trottols"
"Parliamo un po' di quando ero piccola?"
Traduzione dal trottolese: mi sono strarotta di sentire le vostre cose, e poi alla televisione non c'è nemmeno Peppa Pig ma il telegiornale, quindi...
"Certo Trottols, quando eri piccola stavi sempre in braccio, avevi il ciuccio e il pannolino"
"Bleah! Meno male che sono cresciuta..."
E la conversazione può ricominciare. Per qualche minuto almeno, perchè di lì a poco Trottols riparte.
"Mampà, ma quando ero piccola ero nella culla?"
"Giulia, non si interrompe qualcuno che sta parlando. Aspetta che finiamo e poi parli tu."

"Ehm..."
Secondo di pausa.
"...Papà, scusami..."

"Sì?"
"Ma quando ero piccola ero nella culla?"

Tremo al pensiero di cosa succederà quando inizierà a studiare dialettica...

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