Il personalissimo viaggio di Trottols nel mondo gender è iniziato. No, non sto parlando delle polemiche che sembrano infiammare l'Italia in queste settimane relativamente ad unioni civili ed a libri banditi da biblioteche veneziane, mi sto semplicemente riferendo al fatto che il diavoletto ha da poco scoperto le differenze tra maschile e femminile e tra singolare e plurale, con risultati, al solito, discretamente comici.
Qualche settimana fa, impadronitasi a tradimento dell'ipad paterno, Trottols ha scoperto Piante contro Zombi, uno spassosisimo - ed adatto anche ai più piccoli nonostante il nome - gioco in cui bisogna fermare un'armata di zombie armati solo di piante da giardino. Una volta capiti i rudimenti del combattimento, Trottols si è appassionata ed in breve tempo si è messa ad inveire contro i nemici proprio come faceva suo papà una quarantina d'anni fa (riempiendomi il cuore di orgoglio paterno).
"Monelli zombi! Adesso vi uccido con la sparapiselli e col peperoncino! Ecco! Papà, come faccio ad uccidere quegli zombi?"
"Usa la melanzana mangiona!"
"Giusto papà! Prendi questo, zombo monello!"
"Giulia, come zombo? E' uno zombie, non uno zombo."
"No papà, gli zombie sono tanti, quello è uno, ha i pantaloni, è un maschietto, quindi è uno zombo. Se aveva la gonna era una zomba."
Come al solito, non fa una piega.
Durante una delle infinite negoziazioni che sembrano punteggiare la nostra esistenza quotidiana, dal fare il bagno all'andare a letto, all'ennesimo rinvio al rialzo di Trottols, perdo la pazienza e sbotto:
"Adesso basta Giulia! (ormai il diavoletto biondo ha capito che l'uso del nome proprio è segno inequivocabile di incazzatura genitoriale e castigo incipiente). Ho detto cinque minuti e basta! Se no mi arrabbio come una iena!"
Trottols alza la testa, mi guarda dal basso in alto e, nonostante sia prossima ad un capriccio da competizione, scoppia a ridere irrefrenabilmente.
Dibattuto tra il sollievo di aver evitato una discussione e la sensazione che la piccola mi stia prendendo per i fondelli chiedo, cercando di mantenere il volto severo:
"Cosa c'è da ridere adesso Trottols?"
"Papà, la iena è femmina, tu sei maschio, non puoi arrabbiarti come una iena! Tu puoi arrabbiarti come uno ieno!"
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