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venerdì 27 novembre 2015

Epitaffio

No, tranquilli, niente di grave. Non è morto nessuno, poi vi spiego.

L'atra sera il piccolo diavoletto insonne biondo, pur di procrastinare il momento della nanna, ha deciso di dare fondo a tutte le tattiche dilatorie a sua disposizione:

2015 Zulu
"Papà, facciamo un puzzle prima di andare a letto?"
"Va bene Trottols, però poi nanne"
"Va bene, allora tu fai Elsa e io Anna (che tra l'altro è già mezzo fatto), ma non è una gara" 
"No, Trottols, non è una gara ma non possiamo nemmeno metterci un'ora e mezza per completare un puzzle 7x7."

2030 Zulu, puzzle finito.
"Papà, vediamo un cartone sul divano?"
"Ok, Trottols, ma uno solo. Vediamo Jake e i pirati dell'isola che non c'è?" 
"Sì, Sì, Sì, Jake, ma due piccoli, non uno!"

2050 Zulu, finito il secondo cartone.
"Adesso è ora di andare a nanna, Trottols!"
"NO! Ne ho visto pochissimo! Tu non mi piaci a quest'ora!"

2051 Zulu, televisione spenta, Trottols portata in braccio in bagno.
"Dai piccola, pigiamino, pipì, denti, e poi nanna"
"No, papà, prima anche preghierina, bella giornata e storia!"
"Sì, certo, Trottols, ti confermo l'applicazione integrale del Protocollo Nanna..."
"Va bene, ma prima ho sete."

2120 Zulu, Protocollo Nanna applicato in toto e completato.
"Allora buona notte Trottols, fai belle nanne!"
"Buone nanne!"

2121 Zulu
"Papà..."
"Dimmi Trottols"
"Un minutino in braccio?"
"Va bene, ma poi nanne."

2127 Zulu, Trottols a letto, silenziosa da cinque minuti e sperabilmente addormentata, io sdraiato sul divano.
"Papààààààà!"
"Cosa vuoi Trottols?"
"Mi scappa la cacca!"
"Ancora? Ma è la terza volta, oggi! Va bene, vai che poi vengo io a pulirti!"

2135 Zulu, identica situazione di otto minuti prima
"Papààààààà!"
"Cosa c'è?"
"Mi sistemi il coperchio?" (la coperta N.d.A)
"Giulia! Adesso basta! E' l'ultima volta che mi alzo!"
"Va bene, papà, buonanotte!"

2140 Zulu, sono tornato sul divano, fermo nella mia decisione di far dormire il diavoletto
"Papàààààà"
"BASTA GIULIA! Ti ho detto che non mi alzo più"
"Ma papà, puoi venire un attimino?"
"TI HO DETTO DI NO! DORMI E BASTA!"

2141 Zulu
"Papà..."
"TI HO DETTO DI DORMIRE! NON MI ALZO! BASTA!"
"Ma papà, vieni un attimino solo..."
"NO! DORMI! BUONANOTTE!"

2142 Zulu
"Papi, è meglio se vieni..."
"ANCORA? DORMI HO DETTO!"
"Papi, ma esce sangue..."

Oh oh. Sangue? Questa è nuova. Analizzo in un attimo le possiblilità e mi rendo conto di essere in una situazione lose-lose. Se non è una strategia mi tocca intervenire, se è una strategia merita comunque almeno un applauso. Mi alzo dal divano, infilo le ciabatte, mi dirigo verso camera di Trottols e...

Una macelleria messicana. 

Trottols sembra Dracula dopo il cenone di Natale. Il lenzuolo è imbrattato di sangue, evidentemente provocato da un'epistassi e lei, nel tentativo di pulirisi, ha sparso più o meno uniformemente il liquido rosso su tutta la faccia, sul pigiama e su Papo, che sembra Chucky la bambola assassina.
"Trottols! Cos'è successo?"
"Papà, il nasino... Ti ho chiamato, ma tu non venivi..."
Eh, certo, adesso è colpa mia. Fortunatamente la piccola non sembra impressionata dal sangue, ma pare più preocupata dal cazziatone che potrebbe arrivarle per essersi infilata le dita nel naso.
"Va bene Trottols, non è successo niente. Però non devi metterti le dita nel naso, se no poi ti provochi un'epistassi ed esce il sangue..."

2159 Zulu, epistassi arrestata, pigiamino e letto cambiati, Chucky-Papo pulito alla bell'e meglio
"Dai Trottols, adesso è veramente tardi, fai le nanne."
"Va bene papà, scusa se prima mi sono messa le dita nel naso..."
"Basta che non lo fai più, Trottols, adesso fai le nanne."
"Va bene, non lo faccio più. Non voglio che mi viene l'epitaffio!"

mercoledì 18 novembre 2015

Domande, domande, domande...

Il filone creazionista, unito ad una (in)naturale propensione di Trottols a fare collegamenti tra i fatti che le accadono intorno sta iniziando a generare seri grattacapi. In cucina abbiamo appese delle foto di alcuni bimbi africani, inviate da un collega di mia moglie che va regolamente laggiù a fare del volontariato. Giulia sa che sono bimbi sfortunati, che non possono andare a scuola, qualcuno è senza genitori ed a volte non hanno nemmeno da mangiare (argomento che fa sempre molta presa sul diavoletto biondo). Devo dire che, in alcuni difficili momenti, le abbiamo anche usate strumentalmente per sollecitare il senso di responsabilità di nostra figlia (lo so, non si fa, ma a nostra parziale discolpa devo dire che è veramente l'ultima spiaggia).
Sabato mattina, mamma è al lavoro, papà e Trottols sono in macchina, direzione Ipercoop per spesa settimanale. Fermi ad un semaforo rosso, sto mentalmente ripassando il percorso che ottimizza gli acquisti all'interno dell'ipermercato minimizzando i pericolosi passaggi davanti alle corsie dei giocattoli, quando una vocina dal sedile posteriore manda in frantumi la mia mappa mentale.
"Papà, ma Dio ha creato tutto?"
"Sì, Trottols, ne abbiamo già parlato, Dio ha creato tutto. Perchè?"
"Ma allora perchè non ha creato abbastanza cibo per i bimbi poveri in Africa?"

Silenzio. 
Ancora silenzio. 

Stavolta non ho una risposta. Credo che nessuno, partendo da questi assunti, ce la possa avere.
"Papà, hai sentito?"

Sì Trottols, purtroppo ho sentito. E so anche che, mastina come sei, non mollerai l'osso finchè non sarai sodisfatta della risposta. Non potevi chiedermi un'altra volta come nascono i bambini?

"Allora Trottols, in Africa fa tanto caldo. Spesso le piante seccano, come il girasole che avevamo quest'estate sul balcone, e nessuno le può più mangiare. Allora dobbiamo intervenire noi per aiutare i bimbi dell'Africa."
Che se vogliamo è una non risposta che evita elegantemente la questione etico-religiosa. Fortunatamente, per quanto sveglia, la nostra quattrenne non è ancora in grado di seguire un filo logico così complesso, e in più nel frattempo siamo arrivati all'Ipercoop...
"Bene, papà, allora mi compri due leccalecca? Così uno lo mangio io e uno lo mandiamo ai bimbi dell'Africa!"

venerdì 6 novembre 2015

Semini, domande e creazionismo

Giulia frequenta un asilo privato cattolico. E' un'ottima scuola, della quale siamo felicissimi: i bimbi sono super stimolati, ci sono svariate attività, dalle olimpiadi al corso settimanale di inglese al fare (e mangiare) il popcorn insieme alle maestre, ma ovviamente c'è un prezzo da pagare, e non sto parlando solo di soldi.
L'altra sera, dopo aver spolverato un importante piatto di tagliatelle al pesto, Trottols si è pulita la bocca, si è tolta la bavaglia, ci ha guardati serissima ed ha esclamato:
"Mamma, papà, sapete che Dio ha creato tutto quanto?"
"Ah sì?"
"Sì, veramente! Gli animali, le piante, i fiumi, il cielo, tutto! Me l'ha detto la maestra!"
"Ah, la maestra... E non è che per caso in questo racconto ha menzionato anche un certo Charles Darwin?"
L'occhiataccia di mia moglie, capace di incenerire una tuta ignifuga in amianto mi dissuade dal continuare su questa strada. A quell'età i bambini hanno bisogno di certezze, l'evoluzionismo può aspettare.
"E chi è Ciarsdaruin, papà?"
"Nessuno, Trottols, un tato che ti farò conoscere tra qualche anno."
"Ma se Dio ha creato tutto ha creato anche questa casa? E questo tavolo?"
"No, Trottols, la casa e il tavolo sono stati costruiti da uomini, Dio ha creato le cose della natura, come gli alberi e la terra." Con buona pace di fotosintesi clorofilliana e Big Bang...
"E noi?"
"Noi siamo nati da mamma e papà, ti ricordi che te l'abbiamo raccontato? Papà ha dato il semino alla mamma, tu sei cresciuta nel suo pancione e dopo nove mesi sei nata".
"Va bene papà. Mi accendi un cartone prima di andare a nanna?"
Felice di aver disinnescato una situazione potenzialmente pericolosissima mi rilasso, ignaro del fatto che le rotelline nella testa di Trottols lavorano incessantemente, fanno confronti e collegamenti ed alla lunga fanno nascere domande che vengono alla luce nei momenti e nei luoghi meno adatti.
In effetti qualche sera dopo stiamo mangiando tutti e tre in pace e serenità, nella più totale rilassatezza, quando Trottols sgancia la prima vera bomba H della sua vita.
"Papà, ma quando sono nata come hai fatto a dare il semino alla mamma?"

Gelo.

La temperatura della cucina precipita improvvisamente. Posso vedere i vetri che si appannano ed il fiato che esce dalla mia bocca. Anche il pezzo di carne che stavo per portarmi alla bocca si è improvvisamente ed inspiegabilmente ricoperto di cristalli di ghiaccio.
Inclino impercettibilmente la testa verso mia moglie in cerca di aiuto, ma dalla scritta al neon lampeggiante sopra la sua testa che dice "TUTTI CAZZI TUOI" (sì, in maiuscolo) capisco che me la devo cavare da solo.

Visto che tutto sommato continuo a pensare che alle domande dei bimbi - a tutte le domande - vada data una risposta corretta, logica ed argomentata semplicemente in modo che loro possano capirla, appoggio la forchetta ghiacciata sul piatto ghiacciato, cerco di bere un sorso d'acqua ma mi rendo conto che non posso perchè è ghiacciata, faccio un bel respiro e parlo.
"Vedi Trottols, ogni tanto le mamme ed i papà si danno i bacini da grandi, che sono diversi dai bacini che si danno ai bambini, e allora il papà dà il semino alla mamma, e così poi nasce il bimbo o la bimba". 

Che, oggettivamente, non è una spiegazione dettagliatissima, si limita ad inserire il concetto di "bacini da grandi", lasciandolo prudenzialmente nel vago. Sperando che sia stao sufficiente a placare la curiosità del diavoletto biondo e che lei non voglia indagare oltre la guardo trattenendo il fiato.

"Ah, va bene. Sai che oggi all'asilo ho fatto il cameriere?"

I vetri si disappannano, la carne si scongela, la temperatura risale bruscamete. Per questa volta ce la siamo cavata.
Ma ho l'impressione che non durerà a lungo...