Se è vero che quando accompagno Trottols al parchetto tendo a scambiare due parole principalmente con persone del mio stesso sesso, non posso fare a meno di osservare anche i comportamenti delle varie mamme presenti. Per par condicio, quindi, di seguito una breve tassonomia dei comportamenti delle abituali frequentatrici di altalene e scivoli.
La Bio
Si riconosce dalla fascia portabebè a fantasia rigorosamente africana che sfoggia ovunque nella quale riposa il secondogenito infante. Passa il tempo rammaricandosi del fatto che i giochi del parchetto siano di metallo o plastica e non di legno e al momento della merenda estrae dalla borsa in cotone anallergico un centrifugato di frutta fresca fatto con le sue mani. Può disquisire per ore delle più svariate teorie pedagogiche, perchè le ha studiate tutte e ne ha distillato il succo, arrivando alla soluzione che i bambini vanno lasciati liberi di esprimersi, anche quando vogliono scrivere col pennarello sul divano di ecopelle bianca del salotto. I contatti con la biologica sono ridotti al minimo visto che di solito non parla con i papà, che sotto sotto considera forme di vita inferiori.
La Multitasking
Diciamocelo, tutte le donne sono un po' multitasking. Questa però eccelle, dal momento che condizione necessaria per rientrare in questa categoria è avere sue figli indipendentemente deambulanti e con gusti diametralmente opposti: se uno va sullo scivolo l'altro (o l'altra) deve provare l'altalena, se il primo inforca la bicicletta diretto verso nord, il secondo schizza a sud a bordo del monopattino. Come un camaleonte, la mamma multitasking ha gli occhi indipendenti, che le permettono di seguire contemporaneamente le evoluzioni dei figli e se non è ancora dotata del dono dell'ubiquità è quantomeno velocissima nel rincorrere i suoi pargoli e se del caso salvarli da cadute e capitomboli. Inutile dire che alla multitasking va l'incondizionata ammirazione di tutti i papà del parchetto.
Si riconosce dalla fascia portabebè a fantasia rigorosamente africana che sfoggia ovunque nella quale riposa il secondogenito infante. Passa il tempo rammaricandosi del fatto che i giochi del parchetto siano di metallo o plastica e non di legno e al momento della merenda estrae dalla borsa in cotone anallergico un centrifugato di frutta fresca fatto con le sue mani. Può disquisire per ore delle più svariate teorie pedagogiche, perchè le ha studiate tutte e ne ha distillato il succo, arrivando alla soluzione che i bambini vanno lasciati liberi di esprimersi, anche quando vogliono scrivere col pennarello sul divano di ecopelle bianca del salotto. I contatti con la biologica sono ridotti al minimo visto che di solito non parla con i papà, che sotto sotto considera forme di vita inferiori.
La Multitasking
Diciamocelo, tutte le donne sono un po' multitasking. Questa però eccelle, dal momento che condizione necessaria per rientrare in questa categoria è avere sue figli indipendentemente deambulanti e con gusti diametralmente opposti: se uno va sullo scivolo l'altro (o l'altra) deve provare l'altalena, se il primo inforca la bicicletta diretto verso nord, il secondo schizza a sud a bordo del monopattino. Come un camaleonte, la mamma multitasking ha gli occhi indipendenti, che le permettono di seguire contemporaneamente le evoluzioni dei figli e se non è ancora dotata del dono dell'ubiquità è quantomeno velocissima nel rincorrere i suoi pargoli e se del caso salvarli da cadute e capitomboli. Inutile dire che alla multitasking va l'incondizionata ammirazione di tutti i papà del parchetto.
La Preoccupata
E' generalmente la compagna di un timoroso. Terrorizzata da malattie e microbi rincorre per tutto il parchetto il suo infelicissimo figlio con salviettine umidificate ed antibatteriche, si accerta della morbidezza del terreno sotto scivolo ed altalene (tutte le volte come se fosse la prima) e barda con casco, ginocchiere, gomitiere e polsiere il figlio ogni volta che sale sul triciclo. Perennemente in ansia vive malissimo la mezz'ora quotidiana dedicata all'attività fisica del pargolo e non interagisce con gli altri genitori, non riuscendo a staccare gli occhi di dosso a suo figlio nemmeno per un secondo.
La Cassandra
E' un'evoluzione della Preoccupata. Mentre la prima, preoccupata dall'idea che il suo pargolo possa venire a contatto con un ceppo di legionella antibioticoresistente semplicemente calpestando l'erba, rimane ad osservarlo tutto il tempo muta ad occhi sbarrati, tutt'al più con una mano davanti alla bocca, la Cassandra rivolge verbosamente la sua ansia verso il figlio.
"Adalgisa! Attenta, non correre, guarda dove vai! Piano sull'altalena! Fai attenzione alla scala dello scivolo! Pedala piano! Scendi dal monopattino! Ecco, sei caduta! TE L'AVEVO DETTO!"
Il te l'avevo detto è la prova inconfutabile che abbiamo di fronte una Cassandra. Seguono cinque minuti di cazziatone alla figlia (che ovviamente non si è fatta nulla, visto che è semplicemente inciampata su un pavimento di tartan morbido), un rapido ripasso delle procedure di sicurezza di quando si va al parchetto a giocare, una sistematina alle protezioni da hockey ed il ciclo può ricominciare.
La Sonnambula
Come la Multitasking ha due figli, ma è l'unica cosa in comune che hanno. La sonnambula si trascina lentamente al parchetto, preceduta dai suoi figli che si avventano indemoniati sui giochi. Arrivata alla panchina libera più prossima alle altalene si guarda intorno con lo sguardo perso nel vuoto, si siede ed inizia a fissare un punto davanti a sè, apparentemente incurante di quello che combinano i pargoli. Lo stato catatonico persiste per tutto il tempo della permanenza al parchetto, a meno di incidenti veramente seri, tipo frattura scomposta di tibia e perone o commozione cerebrale con vomito neurologico.
In realtà la sonnambula risponde agli stimoli, in quanto fornisce acqua e merenda quando richiesta, ma nel più assoluto silenzio e con gesti lenti e misurati. Inutile cercare di avvicinarla ed attaccare bottone. Sta semplicemente approfittando di una mezz'ora sola con se stessa per ricaricare le pile prima di affrontare la cena.
E' generalmente la compagna di un timoroso. Terrorizzata da malattie e microbi rincorre per tutto il parchetto il suo infelicissimo figlio con salviettine umidificate ed antibatteriche, si accerta della morbidezza del terreno sotto scivolo ed altalene (tutte le volte come se fosse la prima) e barda con casco, ginocchiere, gomitiere e polsiere il figlio ogni volta che sale sul triciclo. Perennemente in ansia vive malissimo la mezz'ora quotidiana dedicata all'attività fisica del pargolo e non interagisce con gli altri genitori, non riuscendo a staccare gli occhi di dosso a suo figlio nemmeno per un secondo.
La Cassandra
E' un'evoluzione della Preoccupata. Mentre la prima, preoccupata dall'idea che il suo pargolo possa venire a contatto con un ceppo di legionella antibioticoresistente semplicemente calpestando l'erba, rimane ad osservarlo tutto il tempo muta ad occhi sbarrati, tutt'al più con una mano davanti alla bocca, la Cassandra rivolge verbosamente la sua ansia verso il figlio.
"Adalgisa! Attenta, non correre, guarda dove vai! Piano sull'altalena! Fai attenzione alla scala dello scivolo! Pedala piano! Scendi dal monopattino! Ecco, sei caduta! TE L'AVEVO DETTO!"
Il te l'avevo detto è la prova inconfutabile che abbiamo di fronte una Cassandra. Seguono cinque minuti di cazziatone alla figlia (che ovviamente non si è fatta nulla, visto che è semplicemente inciampata su un pavimento di tartan morbido), un rapido ripasso delle procedure di sicurezza di quando si va al parchetto a giocare, una sistematina alle protezioni da hockey ed il ciclo può ricominciare.
La Sonnambula
Come la Multitasking ha due figli, ma è l'unica cosa in comune che hanno. La sonnambula si trascina lentamente al parchetto, preceduta dai suoi figli che si avventano indemoniati sui giochi. Arrivata alla panchina libera più prossima alle altalene si guarda intorno con lo sguardo perso nel vuoto, si siede ed inizia a fissare un punto davanti a sè, apparentemente incurante di quello che combinano i pargoli. Lo stato catatonico persiste per tutto il tempo della permanenza al parchetto, a meno di incidenti veramente seri, tipo frattura scomposta di tibia e perone o commozione cerebrale con vomito neurologico.
In realtà la sonnambula risponde agli stimoli, in quanto fornisce acqua e merenda quando richiesta, ma nel più assoluto silenzio e con gesti lenti e misurati. Inutile cercare di avvicinarla ed attaccare bottone. Sta semplicemente approfittando di una mezz'ora sola con se stessa per ricaricare le pile prima di affrontare la cena.
Ma se metti una Cassandra con un Competitivo cosa esce???? ;-) Bellissima la Bio, subodoro poca simpatia, sono d'accordo. Quanto alla multitasking eccomi: ne seguo 3, deambulanti, insieme!... ma ogni tanto sconfino in sonnambula
RispondiEliminaCassandra + Competitivo = Divorzio.
RispondiEliminaO, nei casi peggiori, uxoricidio.
bio ....lo ammetto ho la borsa di cotone e la fascia ....e iol succo nella bottiglietta termica....... masono multitasking ne guardo 5 contemporaneamente e ogni tantoli confondo epr via dle giubbotto....ma ho i raggi ultravioletti e...... con un occhiata tutti a me!!!!!!!
RispondiEliminacomplimenti