Giulia frequenta un asilo privato cattolico. E' un'ottima scuola, della quale siamo felicissimi: i bimbi sono super stimolati, ci sono svariate attività, dalle olimpiadi al corso settimanale di inglese al fare (e mangiare) il popcorn insieme alle maestre, ma ovviamente c'è un prezzo da pagare, e non sto parlando solo di soldi.
L'altra sera, dopo aver spolverato un importante piatto di tagliatelle al pesto, Trottols si è pulita la bocca, si è tolta la bavaglia, ci ha guardati serissima ed ha esclamato:
"Mamma, papà, sapete che Dio ha creato tutto quanto?"
"Ah sì?"
"Sì, veramente! Gli animali, le piante, i fiumi, il cielo, tutto! Me l'ha detto la maestra!"
"Ah, la maestra... E non è che per caso in questo racconto ha menzionato anche un certo Charles Darwin?"
L'occhiataccia di mia moglie, capace di incenerire una tuta ignifuga in amianto mi dissuade dal continuare su questa strada. A quell'età i bambini hanno bisogno di certezze, l'evoluzionismo può aspettare.
"E chi è Ciarsdaruin, papà?"
"Nessuno, Trottols, un tato che ti farò conoscere tra qualche anno."
"Ma se Dio ha creato tutto ha creato anche questa casa? E questo tavolo?"
"No, Trottols, la casa e il tavolo sono stati costruiti da uomini, Dio ha creato le cose della natura, come gli alberi e la terra." Con buona pace di fotosintesi clorofilliana e Big Bang...
"E noi?"
"Noi siamo nati da mamma e papà, ti ricordi che te l'abbiamo raccontato? Papà ha dato il semino alla mamma, tu sei cresciuta nel suo pancione e dopo nove mesi sei nata".
"Va bene papà. Mi accendi un cartone prima di andare a nanna?"
Felice di aver disinnescato una situazione potenzialmente pericolosissima mi rilasso, ignaro del fatto che le rotelline nella testa di Trottols lavorano incessantemente, fanno confronti e collegamenti ed alla lunga fanno nascere domande che vengono alla luce nei momenti e nei luoghi meno adatti.
In effetti qualche sera dopo stiamo mangiando tutti e tre in pace e serenità, nella più totale rilassatezza, quando Trottols sgancia la prima vera bomba H della sua vita.
"Papà, ma quando sono nata come hai fatto a dare il semino alla mamma?"
Gelo.
La temperatura della cucina precipita improvvisamente. Posso vedere i vetri che si appannano ed il fiato che esce dalla mia bocca. Anche il pezzo di carne che stavo per portarmi alla bocca si è improvvisamente ed inspiegabilmente ricoperto di cristalli di ghiaccio.
Inclino impercettibilmente la testa verso mia moglie in cerca di aiuto, ma dalla scritta al neon lampeggiante sopra la sua testa che dice "TUTTI CAZZI TUOI" (sì, in maiuscolo) capisco che me la devo cavare da solo.
Visto che tutto sommato continuo a pensare che alle domande dei bimbi - a tutte le domande - vada data una risposta corretta, logica ed argomentata semplicemente in modo che loro possano capirla, appoggio la forchetta ghiacciata sul piatto ghiacciato, cerco di bere un sorso d'acqua ma mi rendo conto che non posso perchè è ghiacciata, faccio un bel respiro e parlo.
"Vedi Trottols, ogni tanto le mamme ed i papà si danno i bacini da grandi, che sono diversi dai bacini che si danno ai bambini, e allora il papà dà il semino alla mamma, e così poi nasce il bimbo o la bimba".
Che, oggettivamente, non è una spiegazione dettagliatissima, si limita ad inserire il concetto di "bacini da grandi", lasciandolo prudenzialmente nel vago. Sperando che sia stao sufficiente a placare la curiosità del diavoletto biondo e che lei non voglia indagare oltre la guardo trattenendo il fiato.
"Ah, va bene. Sai che oggi all'asilo ho fatto il cameriere?"
I vetri si disappannano, la carne si scongela, la temperatura risale bruscamete. Per questa volta ce la siamo cavata.
Ma ho l'impressione che non durerà a lungo...
Visto che tutto sommato continuo a pensare che alle domande dei bimbi - a tutte le domande - vada data una risposta corretta, logica ed argomentata semplicemente in modo che loro possano capirla, appoggio la forchetta ghiacciata sul piatto ghiacciato, cerco di bere un sorso d'acqua ma mi rendo conto che non posso perchè è ghiacciata, faccio un bel respiro e parlo.
"Vedi Trottols, ogni tanto le mamme ed i papà si danno i bacini da grandi, che sono diversi dai bacini che si danno ai bambini, e allora il papà dà il semino alla mamma, e così poi nasce il bimbo o la bimba".
Che, oggettivamente, non è una spiegazione dettagliatissima, si limita ad inserire il concetto di "bacini da grandi", lasciandolo prudenzialmente nel vago. Sperando che sia stao sufficiente a placare la curiosità del diavoletto biondo e che lei non voglia indagare oltre la guardo trattenendo il fiato.
"Ah, va bene. Sai che oggi all'asilo ho fatto il cameriere?"
I vetri si disappannano, la carne si scongela, la temperatura risale bruscamete. Per questa volta ce la siamo cavata.
Ma ho l'impressione che non durerà a lungo...
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