Banner

martedì 26 maggio 2015

Il gene bastardo del rispetto delle regole

Mi ricordo che quando Trottols aveva le dimensioni di un meloncino e nuotava felice nel liquido amniotico all'interno del pancione della mamma, memori delle Leggi di Mendel imparate al liceo, ad un certo punto ci eravamo posti la seguente domanda da genitori:

"Ma secondo te, dall'incrocio tra uno che ha passato le domeniche pomeriggio della sua adolescenza nella Fossa dei Leoni ed una tutrice dell'ordine (oddio, la parola usata in realtà faceva rima con 'birra') cosa potrà mai nascere?"
"Non lo so, però, se risaliamo una generazione possiamo scegliere tra un nonno sindacalista ed uno che ha passato una vita in Marina..."

Ore otto meno qualcosa di una mattina di metà Maggio. Durante il consueto percorso casa-asilo, improvviamente Trottols si immobilizza ed allunga la manina indicando qualcosa in lontanaza.
"Papà, guarda, guarda, GUARDA!"
"Cosa c'è Trottols, un aereo? La traccia di pipì di un cane da saltare? Il gatto dei vicini che attraversa la strada?"
"No papà, guarda là, c'è una macchina sul marciapiede!"
"Hai ragione, Trottols, si vede che qualcuno ieri sera non trovava posto in strada."
"Ma papà, le macchine vanno sulla strada, sul marciapiede ci vanno solo i tati a piedi!"
Mentre sto cercando una modo veloce per spiegare ad una quasiquattrenne che il parcheggio su un marciapiede ampio a Milano è tollerato purchè venga lasciato spazio per il passaggio di una carrozzina, Trottols mi propone la sua, di sintesi.
"Così è vietato dalla legge... Lo spariamo?"
Dopo un comprensibile attimo di silenzioso sgomento decido di gestire, in priorità, i numerosi dilemmi che questa semplice frase ha generato.
"GIULIA! Innanzi tutto non si dice 'lo' spariamo, ma 'gli' spariamo. E poi cos'è questa storia delle armi da fuoco? Qui nessuno spara a nessuno, tantomeno per un parcheggio."
Alle mie parole un'espressione di titubanza si materializza sul volto della piccola.
"Allora lo mettiamo in prigione?"
"Guarda Trottols, in Italia per andare in prigione devi ammazzare in modo efferato almeno dodici persone oppure fotografare Trezeguet e poi cercare di ricattarlo. Ti posso assicurare che per un parcheggio irregolare la prigione non è prevista, tutt'al più c'è una multa."
"Multa? Cos'è la multa?"
"La multa è... Che devi pagare dei soldi quando fai qualcosa che è vietato dalla legge."
"Papà, gli diamo la multa?"
"Noi non possiamo dare nessuna multa, quando passano i vigili gliela faranno loro..."
Trottols mi scruta per qualche secondo, come ad accertarsi di aver capito bene e poi, indica il mio cellulare. 
"Va bene papà, allora chiama i vigili e falli venire!"
"Adesso andiamo a scuola, poi quando papà ritorna li chiama di sicuro, stai tranquilla."

Mentre sto riflettendo sul fatto che, almeno per il momento, abbiamo scoperto quale sia il set di geni dominante, giriamo l'angolo della scuola e sento la mano di Trottols che si stacca dalla mia.

"Papà, guarda! Un tato che va in bicicletta sul marciapiede! Lo spariamo?"

Molto dominante.

Nessun commento:

Posta un commento