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mercoledì 22 maggio 2013

30 ore per la vita... Parte 1

Le 30 ore sono quelle che passano tra le 10.00 di sabato mattina e le 16.00 di domenica di un weekend a caso di maggio e la vita è quella dei genitori della trottolizia.

Venerdì ore 2000
L'allegra famigliola, caricata la macchina all'inverosimile, parte per la casa dei nonni, che ignari di ciò che li aspetta hanno accettato di badare alla trottolizia per il weekend. Nel baule, schiacciati l'uno sull'altro come acciughe in una scatoletta, trovano posto:
-il passeggino di pisqui
-il seggiolone portatile di pisqui
-cibo di pisqui sufficiente alla sopravvivenza di un plotone di pisqui per una settimana
-abbigliamento di pisqui per permetterle di affrontare un'escursione termica dai -10° ai +40°. Praticamente si va dal costumino da bagno ai guanti da neve.
-giocattoli di pisqui con cui intrattenere il plotone di pisqui di cui sopra una volta finito di mangiare
-un trolley (piccolo) per gli abiti ed i beauty di mamma e papà.

Venerdì ore 2045
Cullata dal movimento della macchina, dopo aver obbligato mamma e papà a cantare "Il giro della trottola" settantacinque volte di fila, all'altezza dell'autogrill di Somaglia pisqui cade in un sonno profondo. Mamma e papà, ormai afoni, ringraziano sentitamente, accostano e mangiano, a turno, un panino in piedi nel suddetto autogrill.

Venerdì ore 2230
Arrivo a casa dei nonni. Con le infinite cautele del caso, papà cerca di trasportare la pisqui addormentata dalla macchina al letto, passando per il giardino e due rampe di scale, cercando di impedire che la piccola si svegli. A due metri dall'arrivo pisqui si sveglia, riconosce i nonni e si getta loro in braccio al grido di "NONNOOOOOOOOOOO!!!!!! NONNAAAAAAAAAAAAAAA!!!!". I nonni, che non aspettavano altro, passano la mezz'ora seguente a sbaciucchiarsi la nipote. Figlia e genero vengono salutati distrattamente al trentunesimo minuto.

Venerdì ore 2300
Iniziano i tentativi di addormentare pisqui, che risponde con un sonoro "NO! NANNE NO!", con la fuga per la casa, con un pianto dirotto e con una continua invocazione ai nonni che, col cuore stretto alle grida della Regina delle Paracule, se la coccolano all'infinito.

Sabato ore 0000
Visto che i tentativi nonneschi non hanno sortito alcun effetto e che pisqui è più sveglia di un grillo fatto di anfetamine, la mamma prende la situazione in pugno, esilia i nonni in camera loro e provvede all'addormentamento della figlia al grido di "Ci penso io!"

Sabato ore 0045
Pisqui si addormenta. Mamma e papà, esausti, la seguono immediatamente.

-continua-


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